MOTORE E LINEA DELLA BUGATTI

IL MOTORE
Il Propulsore della Bugatti si distingueva non solo per la cilindrata elevatissima e inconsueta, ma anche per le caratterisctiche costruttive abbastanza inconsuete. Con alesaggio di 125 mm e corsa di 130 mm, la cilindrata era di 12763 cm3; il blocco a la Motore e Linea della Bugattitestata erano costituiti da un' unica fusione in ghisa relativamente stretta, ma sensibilmente lunga (oltre 136 cm). L' albero a gomiti, ricavato da un unico blocco di acciaio, pesava circa 110 kg e ruotava su nove supporti di banco. La lubrificazione era a carter secco Motore e Linea della Bugatti(per contenere l' altezza del motore) e il motore della Royale era il primo motore realizzato dalla Bugatti ad avvalersi della lubrificazione pressurizzata al posto della vecchia soluzione a sbattimento. La distribuzione era ad albero a camme in testa con comando ad alberino al posto della catena per ottenere Motore e Linea della Bugattiuna maggiore silenziosità di cui Bugatti andava orgogliosa. Secondo la tradizione erano presenti 3 valvole per cilindro, due di aspirazione e una (più grande) di scarico, azionate mediante punterie. Per assicurare una buona combustione all' interno delle grandi camere di scoppio, veniva impiegata l'accensione con 2 candele per cilindro. Grazie a tali caratterisctiche, l'otto cilindri in linea della Royale forniva ben 275 CV a soli 3000 giri/min. 

 

 

 

 

LA LINEA
Ogni Bugatti Royale era venduta completa di motore e meccanica, ma priva della carrozzeria, che sarebbe stata affidata (a scelta dell'aquirente) Linea Bugattiai più noti carrozzieri dell' epoca. Le proprzioni del telaio erano impeccabili e soltanto le ruote rivelavano le reali (enormi) dimensioni dela Royale: con circa 110 cm di diametro erano le più grandi mai adottate su una vettura di serie. Le carrozzerie erano molto diverse una dall' altra. La più spaziosa e convenzionale era la limousine di Park Ward (telaio n. 41131) affiancata dal coupé a due posti di Kellner (telaio n. 41141) invenduta all'epoca e rimasta di proprietà della famiglia Bugatti. Le più originali erano, invece, il coupé decapottabile di Weinberger (telaio n. 41121),che si trova attualmente al Museo Ford di Dearborn, e il coupé Napoléon, disegnato da Jean Bugatti (telaio n. 41100) che aveva avuto in pochi anni oltre 4 precedenti carrozzerie.

 

TELAIO E MECCANICA
Il telaio della Royale era costituito da 2 imponenti longheroni, (alti ben  30 cm) collegati da sette traverse tubolari e da un riforzo crociato collocato davanti alla trasmissione Telaio e Meccanica Bugattiposteriore. Il motore era impiegato quale ulteriore elemento di irrobustimento del telaio grazie all' ancoraggio rigido, realizzato mediante piastre in bronzo fissate con Telaio e Meccanica Bugatti3 grandi bulloni al basamento. Le imponenti dimensioni del motore avevano consigliato di spostare (anche per motivi di peso) il cambio al retrotreno (in blocco con la trasmissione finale): di conseguenza, solo il gruppo frizione era rimasto in gruppo con il propulsore. La sospensione anteriore era tipica della Bugatti, con uno splendido (ma datato) assale rigido tubolare con le estremità quadrangolari destro quale erano inserite le balestre semiellittiche: gli ammortizzatori erano del tipo a frizione. La sospensione posteriore era ugualmente uno schema ben conosciuto alla Bugatti, con due balestre a quarto di ellisse rovesciata (collocate dietro l'assale posteriore) integrate da altre 2 balestre a quarto d'ellisse davanti all'assale che avevano la funzione di assorbire i carichi normali. Telaio e Meccanica BugattiGli ammortizzatori erano sempre del tipo a frizione. Le enormi ruote erano realizzate in lega leggera ed  erano dotate di eleganti e funzionali alettature per il raffredamento dei freni. Questi ultimi rivelavano un ossessivo legame con la tradizione essendo costituiti dai classici tamburi con comando a cavi, e senza servofreno, quando già altre case come l' Hispano-Suiza, disponevano di impianti piu' moderni ed efficenti.

Telaio e Meccanica Bugatti

Home
Home
I Modelli
I Modelli
La Storia
La Storia
Il Motore
Il Motore
Le Corse
Le Corse

Web Site designed by Massimiliano Lorenzetto - MediaSoft® - © Copyright 1998-1999 - All rights reserved