SVILUPPO E STAMPA




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Lo sviluppo trasforma l’immagine latente, che si è formata durante l’esposizione, in una visibile. Ciò si verifica grazie al fatto che i sali d’argento si trasformano in argento metallico. Un rivelatore, sia per pellicole sia per carte bianco e nero in genere è composto da:
  • un agente rivelatore (questa è la sostanza che trasforma gli alogenuri d’argento in argento metallico)
  • un acceleratore che ha lo scopo di rendere attivo l’agente rivelatore
  • un preservatore (questo ha lo scopo di preservare il rivelatore dall’ossidazione dell’aria)
  • un ritardatore (questa sostanza serve a ridurre il velo durante lo sviluppo).

    Classificazione degli sviluppi:


    Le principali caratteristiche delle pellicole sono: sensibilità, grana, contrasto, latitudine di posa, potere risolvente e acutanza. Si possono quindi suddividere gli sviluppi nelle seguenti categorie:

    Sviluppi a grana fine:


    Questo tipo di sviluppo è formulato in modo che i grani in via di sviluppo non formino agglomerati di grandi dimensioni. A tale scopo si usa un solvente del bromuro d’argento. Questo tipo di sviluppo è oggi d’uso corrente e viene normalmente impiegato per uso generale.

    Sviluppo a grana ultra fine:


    Con speciali agenti rivelatori o con solventi piuttosto energici si riesce ad ottenere una grana estremamente fine. Gli sviluppi con particolari agenti rilevatori comportano generalmente una perdita di sensibilità della pellicola, a causa della loro scarsa energia. Questo tipo di sviluppo è oggi poco usato, sia perché le attuali emulsioni hanno una grana piuttosto fine, sia perché gli ingrandimenti effettuati su un negativo sviluppato in un rivelatore fine-granulante rivelano la grana fioccosa insita in questo tipo di sviluppi.

    Sviluppo ad alta acutanza:


    Questi rivelatori si dividono in due categorie, quelli che si basano su uno sviluppo di tipo superficiale, e quelli che sfruttano l’effetto Eberhard.

 

 

 

 

 

 

Nel primo caso la particolare miscela dei componenti consente uno sviluppo di superficie grazie al fatto che i rivelatori sono molto diluiti e contengono un agente rivelatore molto rapido in dose ridotta.


Nel secondo caso si sfrutta un curioso fenomeno detto appunto effetto Eberhard: la diversa densità tra le zone esposte alla luce, e quelle non esposte fa si che, al momento dello sviluppo, ci sia uno scambio di rivelatore, questo provoca sul confine delle zone a diversa densità un annerimento creando una linea di disegno, che ha l’effetto di produrre maggiore nitidezza nell’immagine.


Sviluppi compensatori e sviluppi tampone:


I rivelatori compensatori creano nello sviluppo una maggiore densità e contrasto nelle ombre e minore nelle luci, si ha così una compensazione tra luci ed ombre .

Gli sviluppi tampone servono a correggere gli errori di esposizione, possono eliminare le luci troppo intense.

Sviluppi di superficie e sviluppi di profondità:


Gli agenti rivelatori rapidi tendono a produrre uno sviluppo superficiale, questo perché cominciano ad agire non appena la pellicola è immersa nella soluzione. Questo come effetto un’immagine nitida ma poco densa e poco vigorosa.

Mentre i rivelatori lenti cominciano ad agire dopo un certo lasso di tempo, nel quale la pellicola si è impregnata di soluzione. Al contrario del caso precedente l’immagine risultante è molto densa, ma perde in nitidezza, a causa del fenomeno della diffusione.

Sviluppi positivi:


La grana e la nitidezza delle pellicole positive è molto elevata e non risulta quindi necessario ricorrere a sviluppi particolari. Inoltre la varietà degli sviluppi positivi non è elevata a differenza dei rivelatori negativi, si possono dividere in due grandi categorie,

Sviluppi a tono neutro:


In primo luogo i rivelatori positivi vengono impiegati ad una concentrazione maggiore rispetto a quelli negativi. In questo caso si fa spesso ricorso a sostanze anti-velo di tipo organico che contribuiscono a migliorare i toni neri ed ad allontanare il pericolo di velature.

Il contrasto che si può ottenere con uno sviluppo positivo si può variare tramite l’uso di rivelatori più o meno contrastanti.

Sviluppi a tono caldo:


Questi tipi di sviluppo differiscono soprattutto per il tipo di agente rivelatore impiegato.

SVILUPPO DEI NEGATIVI


Durante l’esposizione la luce colpisce il materiale sensibile impressionando i sali d’argento; si ha in tal modo la formazione dell’immagine latente. L’immagine latente reagisce con il rivelatore durante lo sviluppo, il quale la trasforma in argento metallico visibile.

L’argento metallico forma l’immagine finale che risulta ben visibile solo dopo che il trattamento è stato completato asportando per mezzo del fissaggio i sali d’argento non anneriti.

Il metodo più usato per il trattamento dei negativi e il "tempo-temperatura", in cui il grado di sviluppo dipende unicamente dalla temperatura del rivelatore e dal tempo nel quale esso agisce.

LA SVILUPPATRICE


La sviluppatrice è quell’accessorio che serve per il trattamento del materiale sensibile. Esistono fondamentalmente due tipi di sviluppatricie, una per il trattamento delle pellicole piane e delle lastre e l’altra per le pellicole in rullo.

Sviluppatrici per pellicole piane


Sono esclusivamente per uso professionale. L’interno è predisposto per accogliere il materiale sensibile. Questo viene di solito messo in appositi chassis i quali poi vengono inseriti in fenditure presenti nella sviluppatrice. Sia la sviluppatrice che gli chassis vengono in genere costruiti in acciaio inossidabile o in materiale plastico.

La sviluppatrice per pellicole a rullo


Questo tipo di sviluppatrice è del modello a spirale, e anche questa può essere o di acciaio o di plastica. Le sviluppatrici d’acciaio risultano complesse per chi non sia dotato di una certa esperienza, visto che il lavoro di caricamento deve essere fatto completamente al buio. Al contrario le sviluppatrici di plastica sono dotate di spirali autocaricanti.

SVILUPPO DELLE STAMPE


Per le stampe in bianco e nero lo sviluppo avviene con il metodo a vista, immergendole in una bacinella contenente il rivelatore e con l’emulsione rivolta verso l’alto. Il rivelatore rende l’immagine latente visibile.

Dopo lo sviluppo bisogna eliminare i sali d’argento che non sono stati ridotti e i prodotti chimici sciolti nella soluzione, per questo la stampa viene lavata; dopo di che si procede all’asciugatura.

Diversamente si procede per le stampe a colori, bisogna infatti introdurle in un drum (cilindro di trattamento). La stampa, dopo l’esposizione sotto l’ingranditore, avvenuta con adatta filtratura colore, viene trattata al buio in una specie di sviluppatrice maggiorata, qual è appunto il drum.

 

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