Esploso di una macchina fotografica con otturatore ad iride I COMPONENTI

L'Obiettivo

La forma più semplice di obiettivo è senza dubbio la   lente d’ingrandimento. L’uso della lente, e quindi dell’ obiettivo è diffuso da secoli (alcuni scritti del XI° secolo accennano alla lente d’ingrandimento). Dello stesso periodo è quindi anche il primo utilizzo vicino alla fotografia. Nel 1550 Cardano costruì la prima camera oscura usando come obiettivo una semplice lente biconvessa.
Obiettivo

Il primo obiettivo specificatamente studiato per la camera oscura, e poi per la fotografia, fu realizzato dal britannico Wollaston nel 1812. Nel 1829 il francese Chevalier creò l’obiettivo acromatico, l’obiettivo "corretto per il colore".

Il primo obiettivo fotografico a essere calcolato matematicamente fu quello messo a punto nel 1840 dall’ungherese Petzval. L’obiettivo nasceva destinato al ritratto, dove la qualità scadente dell’immagine ai bordi del formato del negativo non creava alcun problema.

Nel 1862 appare il primo vero obiettivo acromatico con costruzione ottica simmetrica. Successivamente nel 1866 Dallmeyer e Steinheil arrivarono ad uno schema ottico costituito da due doppietti acromatici aventi una costruzione simmetrica con un diaframma al centro.

Il 1900 vede la nascita del primo grandangolare della storia fotografica.

L'Otturatore
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I momenti determinanti dell’evoluzione tecnologica degli otturatori sono l’invenzione del sistema collocato in prossimità del piano focale, dovuto al britannico England nel 1861, a punto l’invenzione dell’otturatore a lamelle messo a  da Friedrich Deckel nel 1902.
Qui a lato, un esempio di otturatore a tendina.


La Pellicola


Molto tempo prima dell’introduzione delle pellicole di celluloide, furono fatti diversi tentativi per sostituire il vetro, supporto delle lastre, con un materiale meno pesante e più resistente.

Per la prima volta parlò di emulsione mobile delle pellicole Scott Archer nel 1851. In seguito furono proposti altri metodi di pellicole a emulsione mobile (Parkes nel 1856, Ferrier nel 1857, Warnerke nel 1875, Thielbault nel 1883)
.

PellicolaSolo nel 1886 George Eastman introdusse sul mercato questo tipo di pellicola. Nel 1861 Parkes tuttavia aveva già inventato la celluloide. La pellicola di celluloide a strato sottile venne realizzata per un fotrografo americano (j. Carbutt), che nel 1888 mise in commercio le pellicole piane in cui l’emulsione era stesa su un supporto flessibile di celluloide. Nel 1914 la Eastman Kodak Company fece un accordo con l’ ANSCO Company (che possedeva il brevetto Goodwin, creatore di di un supporto in rullo di celluloide). Con questo accordo (la Eastman aveva il monopolio delle pellicole in rullo) ebbe inizio l’era moderna della fotografia. Nel 1930 si abbandonò l’uso della celluloide, che era molto infiammabile, sostituita dal triacetato di cellulosa.

IL Diaframma


Nella macchina fotografica, il diaframma, è la fessura posta nell'obiettivo, attraverso la quale passano i raggi luminosi, che andranno poi ad impressionare la parte sensibile della  pellicola, formando così, l'immagine latente. I primi obiettivi fotografici erano corredati da una serie di lastrine su cui erano ricavati fori di dimensioni diverse. Questi diaframmi, inventati da John Waterhouse nel 1858, venivano inseriti fra i componenti dell’obiettivo. Dal 1900 si diffuse il diaframma a iride con aperture variabili.

 

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