3.
fin che: finché lo permise il dolce maestro (" pedagogo
"), cioè
Virgilio.
4. varca: vai oltre.
7. sì come andar vuolsi: come si
conviene camminare per nostra
natura, mi rifeci (" rife'mi ") eretto sulla persona.
Dante andava
curvo (cfr. c. XI, 78).
9. e chinati: umili e sgombri dal
sentimento di superbia ( "scemi" ).
14. per tranquillar la via: per
rendere meno disagevole il cammino,
osserva il pavimento sul quale poggiano i tuoi piedi; ci sono
istoriati esempi di superbia punita.
17. terragne: sono le tombe
sotterranee, il cui coperchio è a livello
del suolo, frequenti nelle chiese e in altri luoghi sacri.
21. che solo a' pii: che sprona
(" dà de le calcagne ") solamente gli
animi pietosi.
24. quanto per via: quanto rimane
(" avanza ") al di fuori del
monte lungo il percorso del girone (" per via ").
28. Briareo: cfr. Inf. c. XXXI, 88
e n.
30. grave: gigantesco e disteso a
terre nel " gelo " della morte.
31. Timbreo: Apollo, così detto
dalla città di Timbra, nella
Troade, ove sorgeva un suo tempio, particolarmente venerato.
Pallade è Minerva e con Made e Apollo si trova a lato di Giove
("
padre loro ") meravigliando delle smisurate membra dei
Giganti,
uccisi alla battaglia di Flegra.
34. Nembròt: cfr. Inf. c. XXXI,
77 e n.
36. Sennaàr: la pianura ove fu
innalzata la torre di Babele.
37. Niobè: Niobe, figlia di
Tantalo e moglie di Anfione, re di Tebe;
superba della sua numerosa prole (sette maschi e sette femmine),
osò chiedere ai Tebani, per sè, i sacrifici che essi dedicavano
a
Latona, madre di Apollo e di Diana soltanto. Per punirla, quegli
dei le uccisero tutti i figli e Niobe rimase impietrita dal
dolore.
40. Saùl: re d'Israele;
trascurati per superbia i consigli divini, fu
sconfitto dai Filistei sui monti di Ghelboa, per cui si uccise,
gettandosi sulla propria spada. I monti di Ghelboa, maledetti da
David, non conobbero più né pioggia né rugiada.
43. Aragne: cfr. Inf. c. XVII, 18
e n.
46. Roboàm: Roboamo, figlio di
Salomone, promise altezzosamente agli
Ebrei un governo ancor più rigido di quello paterno. Fu
costretto a
fuggire e in tale atto, sul carro, pieno di spavento, lo ritrae
il
bassorilievo.
50. come Almeon: Erifile, moglie
di Anfiarao (cfr. Inf. c. XX, 34),
in cambio della collana (fatta da Vulcano, e da Venere, donata
alla moglie di Cadmo, Armonia) sempre apportatrice di sciagure a
chi la possedette, svelò a Polinice, che le offriva il gioiello,
il
nascondiglio del marito. Così Anfiarao fu scovato e condotto
alla
guerra dei sette contro Tebe, in cui morì, com'egli aveva
previsto.
Almeone, figlio di Anfiarao e di Erifile, vendicò quella morte,
uccidendo la madre che così pagò " caro " quella
collana da lei
accettata per ambiziosa superbia.
53. Sennacherìb : re assiro,
superbo spregiatore della fede che
Ezechia aveva nel dio d'Israele, fu ucciso dai propri figli
mentre
pregava nel Tempio.
56. Tamiri: regina degli Sciti,
distrusse l'esercito persiano e,
fatto tagliare al cadavere di Ciro il capo, gettò questo in un
otre
pieno di sangue umano, accompagnando il gesto con le parole:
"Hai sempre avuto sete (" sitisti ") di sangue e
io" ecc.
59. Oloferne: generale del re
assiro Nabucodonosor; malgrado la
sua superbia, si lasciò irretire dalle grazie di Giuditta, che
lo
decapitò nel sonno, liberando così dall'assedio la città di
Betulia,
in Giudea.
60. reliquie del martìro: il
corpo scempiato di Olofeme.
62. o Iliòn: la rocca di Troia,
la famosa città dell'Asia minore.
63. il segno: la scultura (cfr.
lat. signum).
64. di stile: di disegno ("
stile " è la verghetta di piombo e stagno
usata per disegnare).
68. non vide: non vide meglio
(" mei ") di me, chi vide, in realtà,
l'avvenimento che quei bassorilievi ritraevano. Allude ai
testimoni
di quegli avvenimenti.
73. Più...: da parte nostra, era
stata già percorsa di quella via
circolare e trascorsa ( " speso " ) del giorno ( "
del cammin del
sole ") una parte maggiore di quella che potesse credere
l'animo
preso (" non sciolto ") da tante immagini raffigurate.
78. sospeso: assorto.
81. l'ancella sesta: la sesta ora
del giorno, cioè il mezzogiorno,
che torna dal " servigio " in quanto è già passata.
83. i diletti: gli piaccia;
s'intende all'Angelo.
84. non raggorna: non torna a
sorgere.
92. i gradi: i gradini che
conducono al secondo girone.
93. agevolemente: perché un
peccato è stato già scontato e per la
natura stessa del Purgatorio, che " quant'om più va sù, e
men fa
male " (cfr. c. IV, 90).
98. batté l'ali: con un colpo
d'ali è cancellata la prima P.
100. Come a man destra: come sul
lato destro di chi salga al
monte (ora chiamato Monte alle Croci), ove sorge la chiesa di San
Miniato, che domina la ben governata Firenze (" la ben
guidata " è
detto ironicamente) sopra il ponte alle Grazie (detto "
Rubaconte "
dal nome del podestà che ne pose la prima pietra nel 1237), si
rompe la
ripidità della salita (" del montar l'ardita foga ")
per mezzo di
scalee che furono fatte in un tempo (" ad etade ") in
cui non si
falsificavano gli atti pubblici e i paesi. Il " quaderno
" allude alle
baratterie del priore Nicola Acciaiuoli (agosto-ottobre 1299) e
ai falsi operati
nei registri pubblici. La " doga " ricorda la truffa di
Donato
Chiaramontesi, camerlengo alla distribuzione del sale, il quale,
quando riceveva la merce dal comune, usava uno staio e, quando
la distribuiva al popolo, usava uno staio più piccolo, mancante
di una doga.
106. così s'allenta: in questo
modo si riduce lo scoscendimento
che scende ripido dal secondo al primo girone; ma da una parte e
dall'altra (" quinci e quindi ") l'alta parete di
pietra sfiora (" rade ")
chi sale.
110. Beati pauperes spiritu: è il
testo della prima delle beatitudini,
predicate da Cristo nel discorso della montagna (Matteo V,3).
112. foci: passaggi.
117. davanti: prima.
122. presso che stinti: cancellata
la P della superbia anche gli altri
peccati appaiono sbiaditi, perché la superbia è alla radice di
ogni
peccato, da Adamo in poi.
129. se non che: se non per i
cenni altrui, che lo mettono in
sospetto.
132. scempie: aperte e separate.
135. quel da le chiavi: l'angelo
portiere.
Presentato da Luigi Minnaja