6.
Semelè: Semele, figlia di Cadmo,
fu amata da Giove, dalquale generò Bacco. Subdolamente
consigliata dalla gelosa Giunone, volle vedere Giove in tutto il
suo splendore e ne rimase incenerita.
12. sarebbe fronda: sarebbe come
ramo che il tuono ("trono
") cioè la folgore, spezza ( " scoscende " ).
13. settimo splendore: il cielo di
Saturno, ove si trovano gli
spiriti contemplativi, che, al tempo del viaggio
oltremondano, si trovava in congiunzione col segno del
Leone.
17. a la figura: all'immagine
della scala d'oro (cfr. vv 28-29).
19. qual era la pastura: con quale
gaudio si pascesse il mio
sguardo nel beato aspetto di Beatrice.
24. l'un con l'altro lato: il
piacere di ammirarla e di obbedirle.
25. cristallo: il pianeta luminoso
che porta il nome di
Saturno, sotto la cui guida il mondo conobbe l'età dell'oro
("
sotto cui giacque ogne malizia morta").
33. quindi: per quella scala.
35. le pole: le piche, o, per
altri, le cornacchie.
42. sì come...: non appena ebbero
raggiunto un certo
gradino.
43. E quel: e quello spirito.
52. La mia mercede: i miei meriti
(cfr. Inf. c. IV 34).
59. la dolce sinfonia: il canto
dei beati, ascoltato nei cieli
inferiori (cfr. c. III. 122, c. V, 104, ecc.).
61. sì come il viso: come la
vista, cioè tale da esser
sopraffatto dallo splendore e dal suono Celesti.
68. ché più: ché spiriti
ardenti d'amore più di me e quanto me
sono da questo gradino in sù (" quinci su ").
72. sorteggia: ci elegge a questo
ufficio.
74. libero amore: un atto d'amore
spontaneo, e non una
imposizione, spinge i beati ad obbedire agli imperscrutabili
disegni divini.
76. a cerner: ad intendere.
81. mola: la ruota del molino, la
macina.
84. per questa: attraverso questa
luce, nel cui seno io sto
rinchiuso (" m'inventro " ).
87. la somma essenza: Dio, da cui
la luce promana (" è
munta ").
93. non satisfara: non potrebbe
soddisfare.
100. in terra fumma: è come
offuscata da una caligine.
102. perché 'l ciel...: per
quanto il cielo l'abbia fatta sua,
conferendole un potere sconosciuto in terra.
106. Tra' due liti: tra il
litorale Adriatico e il Tirreno sorge
l'Appennino centrale ( " sassi " ).
109. un gibbo: una gobba, il monte
Catria, vicino Gubbio.
111. latria: "è servitù
dovuta a solo Iddio " (Buti); cfr. il
greco "latreia" (adorazione).
115. pur con cibi: sol con cibi
conditi d'olio.
118. Render solea: era solito
render fertile messe di anime.
119. vano: inutile, perché i
monaci non vi si santificano.
121. Pietro Damiano: Pietro nacque
a Ravenna nel 1007 e si
chiamò Damiano dal nome del fratello, che gli fece da padre.
Visse nel monastero di Santa Croce in Avellana e nel 1057 fu
eletto cardinale; ma, poco dopo, preferì tornare al monastero.
Morì nel 1072. In molte sue lettere amò firmarsi Pietro
Peccatore, con il qual nome, secondo quanto si credeva ai
tempi di Dante, fondò la Chiesa di S. Maria in Porto, sul
litorale adriatico; ma poi sappiamo che quella chiesa fu
fondata invece da Pietro degli Onesti, dopo la morte di
Damiano. Di qui le diverse interpretazioni di questi versi e le
relative polemiche, che tralasciamo.
127. Cefàs: Pietro, chiamato col
nome ebraico Cephas =
pietra, che Cristo attribuì a Simone pescatore. Il gran
vasello è San Paolo (cfr. Inf. c. II, 28).
130. chi rincalzi: chi li sostenga
di qua e di là.
133. i palafreni: i cavalli di
razza.