1.
Quel sol: Beatrice.
3. riprovando: disapprovando,
cioè confutando.
6. a proferer: a proferire, a
pronunciare.
12. persi: oscuri, tendenti al
nero (cfr. Inf. c. V, n. 89).
13. le postille: i tratti
essenziali.
l5. non vien men forte: non viene
con minor celerità, cioè
con maggior lentezza.
17. l'error contrario: l'errore
opposto a quello di Narciso, il
giovinetto che s'innamorò della propria immagine riflessa
dall'acqua e da lui creduta reale. Però Dante crede che siano
immagini riflesse quelle che sono persone reali; così si
spiega il suo volgersi indietro.
26. coto: pensiero (cfr. Inf. c.
XXXI, 77).
27. poi: poiché.
30. per manco di voto: per
inadempienza dei voti sacri. Sono
gli spiriti negligenti, cui fece difetto la costanza.
36. smaga: fa smarrire (cfr. Purg.
c. III, 11).
40. grazioso: mi sarà gradito.
43. non serra porte: accoglie
sempre.
44. se non: non diversamente dalla
carità o amore divino,
che vuole simili a sè le anime beate che sono in cielo ("
tutta
sua corte " ).
46. sorella: suora, monaca.
48. l'esser più bella: in
conseguenza del " trasumanar ", (cfr.
Purg. c. XXX, 127-128).
49. Piccarda: è Piccarda Donati,
figlia di Simone, sorella di Corso (cfr. Purg.
c. XXIV, 82 e segg.) e di Forese (cfr. Purg. c. XXIII, 48 e
segg.). Appartenne all'ordine delle Clarisse, ma fu
strappata a forza dal chiostro, per opera del fratello Corso, il
quale intendeva darla in moglie a Rossellino della Tosa, con
cui i Donati desideravano imparentarsi. Tuttavia, ella
"supplicò Dio che la facesse morire o ammalare, così che
potesse salvare la sua castità " (Benvenuto). "
Immantinente
infermò, e finì li suoi dì, e passò allo sposo del Cielo, al
quale spontaneamente s'era giurata " (Ottimo).
51. in la spera più tarda: il
cielo della Luna, essendo il più
piccolo, percorre, nello stesso tempo una spazio minore
degli altri e perciò gira più lentamente.
53. nel piacer: in ciò che piace
allo Spirito Santo.
54. letizian: gioiscono in
conformità all'ordine da Lui
imposto (cfr. c. I, 104).
55. par giù cotanto: sembra
tanto.
57. e vòti: e manchevoli in
qualche parte
60. da' primi concetti: dalle
immagini che, nel mondo,
dapprima avevamo concepito.
61. festino: rapido (cfr. lat.
festinus).
63. latino: facile (cfr. Conv. II,
III, 1).
66. per più vedere: per avere una
più piena visione di Dio
69. ch'arder parea: che mostrava
di accendersi nel primo
fuoco d'amore, cioè in Dio.
71. virtù di carità: forza
d'amore tiene tranquilla la nostra
volontà, quell'amore che ci fa desiderare sol quel che
abbiamo.
75. che qui ne cerne: che qui ci
ha poste, separandoci.
76. non capere: non aver posto.
79. è formale: è principio
informativo a questa beata
esistenza (" esse ") conservarsi nel limite ("
dentro ") del
volere divino
82. di soglia in soglia: di cielo
in cielo.
84. che 'n suo voler ne 'nvoglia:
fa che noi vogliamo soltanto
ciò che è conforme alla sua volontà.
87. ch'ella cria: che essa crea e
che la natura produce.
88. come ogne dove: come ogni
parte del cielo è luogo di
perfetta beatitudine ( " paradiso " ), sebbene ( "
etsi ",
latinismo) la grazia di Dio ( " del sommo ben " ) non
vi
piova in un'unica misura (" modo ").
93. quel si chere: questo si
chiede (cfr. lat. quaerere).
95. la tela: la vicenda per cui
non aveva portato a
compimento (" a co ", lat. caput) il voto (" la
spuola ").
97. inciela: pone nel cielo.
98. donna: Santa Chiara d'Assisi
(1194- 1253), seguace di San
Francesco e fondatrice dell'ordine delle Clarisse.
101. con quello sposo: con Cristo,
che accetta ogni voto,
dettato dall'amore conforme alla sua legge (" piacer
").
105. setta: nel senso di ordine
religioso.
106. Uomini: il fratello Corso con
altri parenti e compagni.
108. fusi: si fu.
109. splendor: spirito luminoso.
113. sorella fu: fu suora e le fu
strappato a forza il velo
monacale.
117 dal vel del cor: dall'amore
per la vita del chiostro.
118 Costanza: è Costanza
imperatrice che, da Enrico VI,
secondo imperatore di Svevia (" vento di Soave ")
generò
Federico II, terzo ed ultimo imperatore di quella casa.
123. come per acqua cupa...: come
un oggetto pesante in
acque oscure.
126. al segno: all'oggetto di
maggior desiderio.
129. il viso: il mio occhio non lo
sostenne.
Presentato da Luigi Minnaja