2. e 'l fummo: e il vapore che si leva dal ruscello fa ombra ( "
aduggia " ) e ristagna, cosicché ripara dal fuoco l'acqua e le rive ("
argini ").
4. tra Guizzante e Bruggia: tra Wissand e Bruges, in Fiandra,
elevano argini e dighe (" lo schermo ") perché il mare sia
contenuto.
9. anzi che Carentana: prima che la Carinzia (comprendendo in
essa anche la Valsugana, dove nasce la Brenta) subisca il calore
che scioglie le nevi e ingrossa i fiumi.
11. tutto che: sebbene.
12. lo maestro felli: l'artefice li costruì, chiunque egli fosse, o Dio o
uno dei suoi ministri.
13. rimossi: allontanati.
15. perch'io: per quanto io.
19. guardare uno altro: come si suole (" uno " impersonale)
guardare un'altro incontrato di sera quando, per la luna nuova, il
buio è profondo; cioè, aguzzando la vista, come fa il vecchio sarto
per attraversare col filo la cruna di un ago.
22. famiglia: schiera di colpevoli di peccato analogo (cfr. c. IV,
132).
26. cotto: bruciato dall'eterna pioggia di fuoco.
27. non difese: non impedì (cfr. il francese "defendu"=proibito) al
mio discernimento (" 'ntelletto ") di riconoscerlo.
30. ser Brunetto?: Brunetto Latini, notaio (perciò è detto " ser "),
letterato e uomo politico fiorentino, fu maestro di Dante e autore
de "Li Livres du Tresor" e di molti libri di filosofia . E' qui punito tra i sodomiti.
33. ritorna 'ndietro: la pena è di andare sempre senza arrestarsi:
perciò egli torna indietro, lasciando la fila (" traccia " cfr. c.
XII, n. SB) dei compagni; per non fermarsi.
35. m'asseggia: mi fermi.
37. qual : chiunque.
39. sanz'arrostarsi: senza possibilità di farsi schermo con le
braccia come se queste fossero una frasca (" rosta " : cfr. c. XIII,
117 e n.), quando il fuoco lo ferisca ( " feggia " ).
43. scender: si ricordi che Dante procede lungo i " margini " (cfr.
v. 1), elevati rispetto al sabbione.
47. anzi l'ultimo dì: prima della morte corporale.
51. avanti...: prima di raggiungere il " mezzo del cammin di nostra
vita ".
54. a ca: a casa; cioè in cielo, ove è la dimora delle anime.
55. tua stella: la benevola influenza del cielo.
56. fallire: mancar di giungere.
58. sì per tempo: troppo presto in confronto a Dante che, quando
Brunetto morì, nel 1293 o '94, contava 28 o 29 anni.
60. conforto : sostegno, aiuto.
62. di Fiesole *ab* antico: si racconta che anticamente Cesare, dopo
aver distrutto Fiesole, fondò Firenze, popolandola di coloni
romani e di Fiesolani, i quali ultimi conservano ancora un carattere
rude ed aspro come il monte donde provengono.
65. ed è ragion: ed é giusto, perché il dolce fico non può allignare
tra i sorbi aspri, dal sapore acidulo.
67. orbi: i Fiorentini, nella loro cecità, peccano di invidia, superbia,
avarizia come già ha detto Ciacco (cfr. c. VI, 74 e seguente).
69. ti forbi : ti purifichi (da forbire : nettare).
71. l'una parte e l'altra: i Bianchi e i Neri ti perseguiteranno
("avranno fame di te " ) ma non potranno averti ( " ma lungi... ").
73. strame : foraggio; perciò: si divorino tra di loro.
77. di que' Roman: cfr. n. al v. 62.
79. Se fosse tutto pieno: se si potesse esaudire il mio desiderio,
voi sareste ancora tra i vivi.
84. ad ora ad ora : di quanto in quando.
86. e quant'io: e quanto io ve ne sia grato, è necessario e giusto
che si scorga dalle mie parole, finché avrò vita.
88. di mio corso: del corso della mia vita, lo incido nella memoria
(" scrivo ") e lo conservo per farmelo chiarire (" chiosar"),
confrontato con altre predizioni (" testo "), quelle di Ciacco e di
Farinata, da una Donna (Beatrice) che saprà farlo (cfr. c. X, 132)
se a lei arrivo.
91. Tanto... : questo solo (" tanto ") voglio che vi sia manifesto:
che sono pronto a sostenere i rovesci della sorte purché la mia
coscienza non mi rimproveri ("garra").
94. arra: caparra, nel senso di minaccia.
96. e 'l villan la sua marra: conclusione di sapore proverbiale;
Dante si cura dei colpi della fortuna quanto si curerebbe dello
zappare di un bifolco.
99. Bene ascolta chi la nota: ascolta con profitto chi, questa
sentenza, la ripone nella memoria.
100. per tanto: per l'intervento di Virgilio.
105. ché 'l tempo: ché mancherebbe il tempo per fare un elenco
completo.
106. cherci : ecclesiastici.
109. Priscian: é Prisciano da Cesarea, famoso grammatico latino;
Francesco d'Accorso é un giurista bolognese del sec. XIII.
112. colui potei: avresti anche potuto vedervi colui che, già
vescovo di Firenze fu trasferito a Vicenza (" in Bacchiglione ") dal
papa ( " servo de' servi " ) e in quella città morì ("lasciò..."). E'
Andrea dei Mozzi.
117. nuovo fummo: é il polverio alzato da una nuova schiera, con la
quale Brunetto non può e non deve confondersi (" esser non
deggio").
122. il drappo verde: gara di corsa podistica che si effettuava a
Verona la prima domenica di quaresima.

Presentato da Luigi Minnaja