1. primaio : primo.
2. cinghia: cinge meno spazio (l'inferno ha forma d'imbuto) e
tanto maggior pena, che stimola ai lamenti ( " guaio " ).
4. Minòs: leggendario re di Creta, famoso per il suo senso della
giustizia, è posto da Dante quale giudice infernale; egli assegna la
pena secondo il modo di avvolgersi con la coda ("secondo ch'è
avvinghia "). Cioè si cinge con la coda tante volte quanti sono i
cerchi (" quantunque gradi ") che l'anima dannata (" mal nata ")
deve discendere.
16. doloroso ospizio: albergo del dolore, cioè l'inferno.
18. di contanto offizio: del giudicare le anime.
19. guarda: considera bene i meriti per cui (" com' ") entri e la
persona di cui ti fidi (" fide").
23. vuolsi: cfr. c. III, 95 e n.
25. le dolenti note: i dolorosi lamenti.
28. muto: si ricordi " là dove il sol tace " (cfr. c. I, 60).
31. non resta: che non avrà mai fine e trascina con il suo impeto
rapace (" rapina" ).
34. ruina: il punto maggiormente investito dalla bufera.
35. il compianto: il pianto collettivo (cfr. lat. cum).
38. enno dannati: sono puniti i lussuriosi, che sottomettono la
ragione alle voglie dei sensi.
40. li stornei: e come le ali portano, sorreggono, gli stormi nel
cielo invernale, a stormi ampi e folti, cosi quel vento (" fiato ")
trascina le anime dannate (" spiriti mali ").
45. non che di posa: non di pausa, che si può anche avere (cfr. v.
96), ma di diminuire l'intensità della pena.
46. lai: cantilena lamentosa; in provenzale, la parola indicava il
canto degli uccelli.
49. briga: tempesta.
53. allotta : allora.
54. fu imperadrice: regnò su molti popoli di diversa lingua. E'
Semiramide, regina d'Assiria, " di cui si legge " in Paolo Orosio
(Historiae adversum Paganos, I, 4) che ammise come lecita ogni
dissolutezza, per liberarsi dal biasimo che le derivava della sua
accesa lussuria.
60. che 'l Soldan corregge: che il Sultano d'Egitto governa.
61. che s'ancise: che si uccise per amore dl Enea, dopo esser
venuta meno alla promessa di serbarsi fedele alla memoria del
marito Sicheo. E' Didone.
63. Cleopatràs: Cleopatra, regina di Egitto; Elena è la moglie di
Menelao, rapita da Paride, per colpa della quale fu combattuta la
guerra di Troia (" tanto reo tempo si volse "); Achille è il famoso
eroe greco, che si trovò a combattere negli ultimi giorni di sua
vita ("al fine ") con l'amore, che lo prese, di Polissena,
figlia di Priamo; Paris è Paride e Tristano è i1
cavaliere della Tavola Rotonda, innamorato di Isotta, moglie
dello zio Marco, re di Cornovaglia.
69. ch'amor: che amore allontanò da questa vita. Tutti, infatti,
perirono di morte violenta.
70. dottore: nel senso etimologico (cfr. lat. doceo): maestro (cfr.
c. II, 140 e n.).
71. nomar: nominare, elencare.
74. che 'nsieme vanno: soli tra i peccatori trascinati dalla bufera,
Paolo e Francesca sono uniti per l'eternità. Francesca da Polenta,
moglie di Gianciotto Malatesta, signore di Rimini, uomo deforme
e zoppo, amò il fratello di questi, Paolo. Gianciotto vendicò il suo
onore, uccidendoli entrambi.
78. per quello amor che i mena: in nome di quell'amore che li ha
perduti e che li conduce ancora uniti nella violenta bufera.
81. s'altri nol niega: se l'imperscrutabile potenza divina non lo
vieta.
85. cotali uscir: similmente uscirono dalla schiera ove è Didone.
87. l'affettuoso grido: il vocativo " O anime affannate " del v. 80.
88. O animal grazioso: o creatura cortese.
89. perso: è un colore "misto di purpureo e di nero ma vince lo
nero, e da lui si dinomina" (Conv. IV, XX, 2).
96. ci tace: Paolo e Francesca si trovano momentaneamente al di
fuori della bufera infernale (cfr. v. 45 e n.).
98. su la marina: Francesca nacque a Ravenna, città sita presso la
foce ove sbocca il Po con i suoi affluenti (" seguaci sui ").
100. ratto s'apprende: fa rapida presa. E' immagine stilnovista,
cara al Guinizelli e a Dante stesso (cfr. V.N. XX)
102. e'l modo: la morte violenta che non le permise di pentirsi.
103. Amor: l'amore che non consente a nessuno che sia amato di
non riamare.
104. del costui piacer: della bellezza di questi.
108. ad une morte: a morire insieme.
107. Caina: è la parte del nono cerchio dell'Inferno dove sono
dannati i traditori dei parenti.
109: offense: offese, cioè colpite prima dalla travolgente
passione, poi dalla fatale tragedia.
112. Oh lasso: espressione di doloroso rammarico : ohimé!
113. quanto disìo: quanto desiderio condusse costoro al tragico
passaggio dalla vita alla morte eterna.
117. tristo e pio: mi rendono (" mi fanno ") triste e pietoso, tanto
da piangere ( " a lagrimar " ).
120. i dubbiosi disiri?: l'amore, che ancor non si era rivelato.
123. e ciò sa: anche Virgilio è passato dal " tempo felice "
all'infelicità (" miseria "); abita, infatti, il Limbo.
125. affetto: desiderio di conoscere il primo manifestarsi ("la
prima radice "). Tutta l'espressione è d'ispirazione virgiliana (cfr.
En., II, 10).
128. Lancialotto: Lancillotto, cavaliere della Tavola Rotonda,
innamorato della regina Ginevra, moglie di re Artù, è il
protagonista del "Lancelot du Lac", romanzo francese del sec. XII:
In esso si legge che Ginevra fu indotta a baciare il suo cavaliere
dal principe Galeotto, che fungeva da mezzano. Ciò spiega il
v.137.
130. Per più fiate: più volte quella lettura ci indusse (" sospinse ")
a spiare i reciproci, segreti sentimenti.

Presentato da Luigi Minnaja